Che cosa è importante nella scelta di un Facilitatore in Costellazioni Familiari Sistemiche

“Per me agire con autorità significa essere capace di compiere qualcosa di cui gli altri hanno bisogno”.

B. Hellinger (1)

“Per me agire con autorità significa essere capace di compiere qualcosa di cui gli altri hanno bisogno. Ho autorità fintantoché in una situazione posso fare ciò di cui qualcuno ha bisogno. L’autorità si regola secondo il caso di bisogno che si presenta e la capacità di soddisfarlo. Il che significa che quanto più grande è il bisogno dell’altro e la mia capacità di soddisfarlo, tanto più grande è la mia autorità. Invece se qualcuno reclama autorità senza soddisfare un bisogno, allora è autoritario. Si arroga un’autorità che non ha, perché non è predisposto o capace di fare qualcosa che supplisca alle reali necessità”.(1)


Quella del Facilitatore in Costellazioni Familiari sistemiche non è una professione riconosciuta in Italia e questo rende difficile scegliere un professionista che abbia effettivamente una formazione adeguata. Capita spesso di vedere eventi proposti da alcuni “appassionati” di Costellazioni Familiari che, dopo aver frequentato qualche seminario e letto qualche libro di Hellinger, si improvvisano come costellatori.

Bertold Ulsamer, nel suo libro “Senza radici non si Vola”, già qualche anno fa, scriveva a questo proposito:

I terapeuti che utilizzano le rappresentazioni familiari stanno indubbiamente aumentando in modo selvaggio: molti rimangono affascinati dal lavoro e convincono se stessi di essere in grado di condurlo. In linea di principio, ognuno può sostenere di fare le rappresentazioni familiari alla maniera di Bert Hellinger. Nessuno bada ai diritti d’autore. Pertanto una certa paura e una normale prudenza nei confronti di persone prive di preparazione ed esperienza sembrano giustificate.”(2)

Helliger stesso, che ha sviluppato il metodo e lo ha portato in tutto il mondo, non ha voluto limitarne l’insegnamento ai soli psicoterapeuti, ma ha lasciato che si diffondesse a un pubblico più vasto e senza criteri di accesso particolari per la formazione. Come lui stesso afferma:

Mi sembra assurdo volersi impossessare di una realtà che sta sotto gli occhi di tutti. Mi fa male che qualcuno mi chieda se può utilizzare qualcosa che ho detto o fatto, come se avessi il diritto di disporre della realtà o della conoscenza. Mi sono state donate e sono lì per tutti! Se qualcuno le fa proprie e le porta avanti va benissimo- io non accampo alcun diritto. Ho ricevuto uno stimolo, porto avanti queste iniziative e sono felice se altri le trasmettono a modo loro.”(2)


In effetti il metodo è apparentemente semplice da applicare, ma per apprenderlo, conoscerlo veramente e applicarlo con consapevolezza occorre del tempo. La formazione è un vero e proprio percorso di crescita personale. E’ necessario lavorare sul proprio vissuto, sulla propria famiglia di origine e su quella attuale, svolgere numerose rappresentanze e la conduzione di costellazioni solo sotto la supervisione di un docente qualificato, in modo da sciogliere ogni nodo personale e raggiungere la centratura necessaria prima di lavorare in autonomia con i clienti. Non è possibile aiutare gli altri se non abbiamo risolto prima i problemi per noi stessi. Questo vale per ogni relazione di aiuto, non solo per le Costellazioni Familiari. Per la sua natura fenomenologica, più che studiare la teoria sul metodo, è necessario farne esperienza a lungo ed esporsi a ciò che accade, sempre accompagnati da una guida esperta.


Come orientarsi allora nella scelta di un Facilitatore in Costellazioni Familiari Sistemiche preparato?

Come prima cosa accertatevi che la persona a cui vi affidate per svolgere una Costellazione abbia effettivamente una formazione documentata e l’esperienza adeguata. Che si tratti di uno Psicoterapeuta, di un Counselor, di un Operatore olistico, non è comunque sufficiente che abbia partecipato a due o tre seminari per avventurarsi nella guida di una costellazione. Questo presenta dei rischi tanto per il Facilitatore quanto per il gruppo.


Tra i più elevati standard formativi si collocano quelli dell’Associazione Nazionale dei Facilitatori Sistemici Tedeschi DGfS (Deutsche Gesellschaft für Systemaufstellungen), che lavora a stretto contatto con l‘International Association of Constellation Systems (ISCA), l’organizzazione che dal 2008 segue lo sviluppo internazionale delle Costellazioni Familiari. Attualmente gli standard del DGfS prevedono come formazione base un percorso da svolgere nell’arco di due anni  con Trainer qualificati, per un tempo formativo che supera le 300 ore, distribuite tra formazione, esperienza di sè, supervisione e lavoro di gruppo. Successivamente è possibile fare un terzo anno di approfondimento.


Durante gli anni della formazione di base è fondamentale che il Facilitatore “abbia messo in scena la propria famiglia di origine e quella attuale in un gruppo condotto da un Mediatore esperto (che abbia appreso la tecnica nei seminari di Bert Hellinger), abbia acquisito una certa esperienza come rappresentante e come osservatore dall’esterno, in parecchi seminari di più giorni sotto la guida di colleghe e colleghi esperti e, nella fase iniziale del proprio lavoro con le rappresentazioni familiari, si avvalga regolarmente dell’aiuto di un gruppo di supervisione.” (1)


Chi ha fatto un percorso di formazione per diventare Facilitatore Sistemico ha comunque certamente chiaro che non c’è un momento in cui ci si ferma nell’apprendimento, c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare, dal gruppo, dai clienti dai colleghi e da ciò che emerge nell’esperienza. Fermarsi ad un attestato sarebbe limitante e in contrasto con la vera natura di questo lavoro. Non sarebbe stata possibile un’evoluzione delle costellazioni se si fosse rimasti ancorati a procedure definite e strutturate.


E’ il motivo per cui Hellinger non ha mai voluto limitare l’insegnamento ad un metodo statico né fondare una scuola vera e propria; come egli afferma:

Ogni proprietà delimitata, con il tempo va in malora. Solo quello che rimane aperto e al servizio della vita, e che va con il movimento dello spirito, che va con un movimento creativo, ha futuro. Chi se ne lascia coinvolgere non ha bisogno di porre dei confini. Questi infatti viene condotto in un modo proprio. Per questo motivo qui non ci sono allievi perché ognuno, dopo un certo tempo, viene condotto in questo modo”(3)


Fonti Bibliografiche

(1) Hellinger B. Riconoscere ciò che è. Terza edizione. Bergamo: ed.Feltrinelli; 2013. pag 128

(2) Ulsamer B. Senza radici non si vola. Prima edizione. Saturnia: ed. Crisalide; 2000. pagg 183-85

(3) Hellinger B. Le nuove Costellazioni Familiari. Costellazioni Sistemiche- Bollettino della rete. 2008 Dicembre; n°8: pagg. 20-21


Siti Web consultati

International Association of Constellation Systems (ISCA): http://isca-network.org/

Deutsche Gesellschaft für Systemaufstellungen (DGfS): http://www.familienaufstellung.org/

Radici e sviluppi delle Costellazioni Familiari Sistemiche